
Polizze assicurative catastrofali obbligatorie entro il 31/03/2025.
Il 14 marzo è entrato in vigore il Regolamento del Ministro delle Imprese e del Made in Italy che detta le regole degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali.
Tutte le imprese iscritte nel Registro della Camera di Commercio con sede legale o con stabile organizzazione in Italia devono stipulare, entro e non oltre il 31 marzo 2025, una polizza assicurativa per la copertura dei danni derivanti da calamità naturali e eventi catastrofali.
Dovranno essere assicurati gli immobili e le apparecchiature fisse o mobili funzionali all’esercizio dell’attività. Il contratto dovrà prevedere l’applicazione di premi proporzionali al rischio
Il Governo valuta una proroga. Incerti gli eventi da assicurare.
La scadenza del 31 marzo sarà prorogata, in quanto non ci saranno prodotti assicurativi pronti ad assolvere al nuovo obbligo, soprattutto per l’assenza di una chiara identificazione dei fenomeni estremi contro i quali assicurarsi.
Eventi calamitosi e catastrofali – Non è chiaro il campo di applicazione, nonostante le definizioni date dal decreto regolamentare. Si tratta di alluvioni, inondazioni, esondazioni, sisma e frane, tuttavia manca la relazione tecnica del Governo, sulla quale il Consiglio di Stato aveva chiesto precisazioni, lo scorso mese di novembre, pur dando il via libera al decreto. Sarebbero rimborsabili le alluvioni come quelle del 2023 in Emilia Romagna, ma non la bomba d’acqua su Milano a giugno del 2024. Fenomeni vulcanici e bradisismi come quello in corso ai Campi Flegrei non sarebbero coperti, diversamente dal sisma del 2009 a L’Aquila. Le tipologie di eventi coperti, in sintesi, sarebbero molto poche.
Immobili e affitti– La relazione tecnica che supporta il decreto, della quale non c’è traccia pubblica, secondo il Sole 24 Ore fa rientrare nei soggetti obbligati ad assicurare gli immobili non solo i proprietari, ma anche le imprese in affitto, a conferma di un obbligo generale per tutti gli iscritti al Registro delle Imprese, con sede legale in Italia e una stabile organizzazione sul territorio nazionale.
I molti dubbi esposti dalle associazioni produttive, a partire da Confindustria e Confesercenti, avrebbero indotto il Governo ad un ripensamento. L’ipotesi, secondo il quotidiano economico, è al vaglio dell’Esecutivo. Eventi da assicurare – Si intendono i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni. Le polizze dovranno quindi garantire la copertura per danni derivanti dai seguenti eventi:
Terremoti: movimenti sismici con epicentro nelle aree riconosciute dagli enti nazionali competenti;
Alluvioni, inondazioni ed esondazioni: fuoriuscita di acqua da corsi d’acqua, laghi o bacini artificiali, causata da fenomeni atmosferici estremi;
Frane: movimenti improvvisi di terra o roccia lungo versanti instabili.
Conseguenze per inosservanza– In caso di mancata stipula, le imprese potrebbero essere escluse dalla possibilità di accedere ad incentivi, contributi e garanzie pubbliche, comprese le garanzie del fondo di garanzia delle PMI che facilità l’accesso al credito per le aziende di minori dimensioni.
Le finalità – La nuova normativa ha la finalità di ridurre l’onere a carico dello Stato quando si tratta di indennizzare le imprese per eventi estremi. Le basi giuridiche sono state poste dalla Legge di Bilancio del 2003, con la previsione di una convenzione tra la società SACE S.p.A. controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e gli assicuratori del mercato privato, con una copertura fino al 50 per cento degli indennizzi . La convenzione, citata nell’Allegato A del decreto, non è stata pubblicata.
D’altra parte, il Consiglio di Stato avvalla l’adozione di un provvedimento come quello realizzato dal Mef di concerto con il Ministero del Made in Italy: “l’intensificarsi nel nostro Paese di eventi calamitosi – scrive Palazzo Spada- ha determinato l’esigenza di individuare un piano di intervento organico in grado, da un lato di adottare sempre più adeguati strumenti di prevenzione del rischio di tali eventi, dall’altro di promuovere una cultura assicurativa che favorisca la necessaria protezione economica, mediante meccanismi specifici di copertura assicurativa”.
A fronte di questa necessità, il decreto regolamentare richiedeva alcuni approfondimenti, “funzionali alla sua attuazione pratica”, a tutt’oggi non conclusi.
Per approfondimento: Il parere del Consiglio di Stato
Fonte @nmvi Oggi: Polizze catastrofali obbligatorie: cosa prevede il regolamento | Polizze catastrofali obbligatorie: si va verso il rinvio
Leave a reply